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Gentilezza e arte del saper vivere

2023, iniziamo il nuovo anno con “Gentilezza”

accademiadeglieventi adelll artedivivere formazionecontinua gentilezza imparasaperfare lifelonglearning Jan 17, 2023

A cura di Sara Mecchia

Con l’arrivo dell’anno nuovo, un po’ per tutti, emergono riflessioni legate a buoni propositi sia di carattere personale che professionale, ma al di là del contenuto di tali speculazioni è importante dare seguito ai propositi e trasformare le idee in azioni. 

Non a caso in Accademia Degli Eventi l’hashtag che accompagna sempre tutti i nostri contributi didattici di aggiornamento professionale è proprio #imparasaperfare; scegliendo di mettere al centro la “Gentilezza” e quindi imparando a saper fare con gentilezza il nuovo anno avrà completamente un altro respiro. 

La Gentilezza infatti incontra l’arte del Saper Vivere con discrezione, sobrietà, garbo e possiede una forza volitiva delicatissima ed al contempo dirompente che non si limita agli aspetti formali del Galateo, ma integra gli stessi, sublimandoli, in qualcosa di profondo, di intimo e di essenziale, in ogni tipo di contesto e situazione ed è proprio per questo che si differenzia dalla cortesia e dalla buona educazione.

La Gentilezza può essere considerata una delle basi solide su cui si erigono le buone maniere, qualcosa di radicato e di prezioso da coltivare con cura e costanza.

Se volessimo già solo rifarci al significato etimologico della parola, in greco antico, il termine è legato al concetto di genia – “eugenia”, letteralmente di buona nascita, di nobile stirpe, ciò rende evidente che quando si parla di gentilezza, non è possibile prescindere dal contesto umano e dalla relazione con gli altri, due fattori imprescindibili se prestiamo la nostra attività nel settore degli eventi.

Non a caso nella culla della nostra civiltà, l’antica Roma, l’imperatore e filosofo Marco Aurelio definì la Gentilezza come “la delizia più grande dell’umanità” e nel corso dei secoli altri pensatori hanno espresso lo stesso parere ed ancora oggi il tema è condiviso ed estremamente attuale. 

In particolare il passaggio dalla società cristiana a quella pagana fu un momento chiave per rivedere il valore laico e la valenza culturale su tale tema, dal cinquecento in avanti infatti il cristianesimo incontrò la concorrenza dell’individualismo. 

Nel secolo dei Lumi, ai teorici dell’egoismo, che avevano come riferimento Hobbes e il suo Leviatano (1651) si affiancarono numerose speculazioni contrastanti i cui esponenti riprendevano l’insegnamento di Rousseau e della sua opera Emilio, testo di riferimento fondamentale per chi si occupa di formazione. 

Il dibattito intorno a queste tesi di idee contrapposte ha evidenziato l’atteggiamento irrisolto, che si protrae anche attualmente, verso l’interpretazione benevola e/o malevola della stessa natura umana. Ma in realtà quotidianamente ognuno di noi può superare la barriera dell’isolamento ed aver conferma del volere immenso della gentilezza scegliendo la fatica del bene alla immediatezza banale del male. 

Essere gentili, può rendere la nostra vita una lente d’ingrandimento che è in grado di amplificare la nostra visione. Essere gentili del resto ci conviene perché fa bene alla salute, perché ci permette di guadagnare simpatie e crea intorno un clima positivo nel quale lavorare sarà più proficuo e stimolante.

Nella lezione [n.d.r. videolezione presente in piattaforma AdELLL] si individuano cinque linee guida utili proprio a coltivare Gentilezza e buone maniere:

  1.  L’Accoglienza gentile con la quale ci attiveremo per cercare la fragilità e l’umanità dell’altro e non necessariamente l’errore.
  2.  L’Ascolto gentile che ci permetterà di incontrare l’altro in silenzio, in presenza e con un apertura sincera.
  3.  La Fiducia leggera che ci connetterà ad una mente e ad un cuore da principiante, attento, curioso e incline allo stupore ed alla meraviglia, attitudini preziose per chi vuole sempre migliorare.
  4.  I contenuti gentili rappresentati dalle nostre parole che esattamente come i semi arricchiranno un terreno di comunicazione, senza inaridirlo.
  5.  Infine, le relazioni gentili che ci consentiranno di definire un codice di comportamento e ci aiuteranno anche a rispettarlo, 

Un famoso proverbio africano recita:“Se vuoi andare veloce cammina da solo, se vuoi andare lontano cammina insieme agli altri”; in effetti, camminando gli uni accanto agli altri possiamo renderci conto di quanto la gentilezza abbia il potere immenso di trasformarci. 

Attraverso queste regole e aprendo meglio lo sguardo probabilmente saremo in grado di accorgerci che esiste intorno a noi una rete di persone solidali che investono tempo, energie ed esperienza in gentilezza e che rappresentano un valido aiuto al progresso di tutti.

La gentilezza nei confronti degli altri però si coltiva a partire dalla gentilezza verso sé stessi e la definizione di gentilezza, comunemente intesa, non descrive la sola modalità di gestione delle relazioni all’interno di un gruppo; il significato concettuale infatti evolve con il mutare della società in risposta ai bisogni di rinnovamento e di scoperta.

A volte può bastare poco: un sorriso, una parola, uno sguardo più gentile a creare questa bellissima magia, esattamente come fa un libro che è in grado con le sue semplici pagine di incrinare un muro. 

(Clicca qui... per accedere al profilo e ai dati di contatto di Sara Mecchia)


Il tema dell'articolo è stato sviluppato in uno dei webinar di AdELLL e la registrazione è disponibile in piattaforma. Per informazioni ulteriori Clicca qui...

 

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