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Benvenuto 2026! Buon anno da tutti noi

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Ti auguriamo un nuovo anno pieno di emozioni, soddisfazioni, eventi e belle novità, e lo facciamo con una pillola di contenuto tratta dalla lezione "Il galateo di Capodanno". 

Buona lettura e buon 2026!

Il Team di Accademia degli Eventi 


Il galateo di Capodanno 

L'ultimo giorno dell'anno non costituisce una fine, né un inizio, ma una continuazione che porta con sé tutta la saggezza di cui l’esperienza ci ha fornito.” (Hal Borland)

La festa del Capodanno viene celebrata in diversi modi, secondo le tradizioni proprie di ogni nazione. Sono innumerevoli le usanze di Capodanno nei diversi paesi del mondo e così i rituali portafortuna. Se da noi si cena in compagnia, si brinda con lo spumante, si indossa intimo rosso o abiti di colore rosso e si mangiano lenticchie, in Centro America la fortuna arriva dal giallo.

Il colore rosso. L'usanza del rosso a quanto pare arriva dagli Antichi Romani che lo ritenevano portatore di fertilità e buona salute. Per loro era un modo per allontanare la paura del sangue e della guerra. O secondo altre fonti dalla Cina dove il rosso simboleggia la fortuna, la passione, la prosperità. Nella Cina degli imperatori a Capodanno lunghi striscioni di carta rossa venivano appesi alle pareti delle case, per augurare matrimoni e fertilità.

In tempi moderni è stata ripresa questa usanza ma per renderla davvero "efficace" è necessario ricordare due cose. La prima è che non vale comprarsi la biancheria rossa, bisogna averla in regalo. La seconda è che il primo dell’anno la biancheria va gettata via. 

I numeri. In diversi paesi del Centro America e in Spagna si è soliti mangiare 12 acini nei 12 secondi che precedono lo scoccare della mezzanotte. Anche nelle Filippine il numero 12 porta fortuna, tant’è che a tavola vengono collocati 12 frutti tondeggianti che, ricordando le monete, assicurano fortuna e prosperità per il nuovo anno

La frutta. Nel Regno Unito, Capodanno è tempo di giochi: la frutta secca viene immersa in un liquore infiammato e va pescata con le mani, si mangia una mela sospesa a un filo e si salta in un cerchio formato da 13 candele rosse cercando di non spegnerne nessuna. Un po' per il colore rosso un po' per la loro simbologia, uva e melograno sono i due frutti che non possono mancare sulla tavola del cenone dell'ultimo dell' anno. Il melograno è ritenuto simbolo di fedeltà e fecondità, mangiarlo nell’ultima notte dell’anno, magari con il proprio compagno, fidanzato o marito, è simbolo di devozione e prosperità. Anche mangiare l’uva è una tradizione, che seppur molto antica, ha ripreso vigore negli ultimi anni grazie al Capodanno spagnolo. In molte piazze d’Italia dove si festeggia il Capodanno a mezzanotte, gli amanti si offrono a vicenda 12 chicchi d’uva, equivalenti ai 12 mesi dell' anno. Mangiare l’uva a Capodanno, averla sulla tavola del Cenone, conservarne un po’ per l’anno nuovo è simbolo di abbondanza: un po’ come le lenticchie, gli acini d’uva simboleggiano monete d’ oro. 

A cura di Sara Mecchia


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