videocorso Galateo della tavola

La tavola è un piccolo ed al contempo un grande universo che ospita numerosi momenti importanti della nostra vita che si sono svolti, e che si svolgeranno, durante un pasto conviviale.

Potremmo definire la “Tavola” uno spazio sacro, storicamente regolato da principi e valori attorno al quale una persona instaura relazioni con gli altri commensali ed esprime se stessa. Sedere a tavola significa, pertanto, apprendere alcune indicazioni di gentilezza e di eleganza che ci consentiranno di interagire liberamente con garbo e spontaneità e, nello stesso tempo, di adeguarci alle altre persone e all’ambiente che ci circonda.

Tutte le regole del galateo che si applicano a tavola rappresentano un codice comune e condiviso, che tutti noi abbiamo il dovere di imparare, in modo tale che i nostri gesti siano sempre i più adeguati, sia durante un pranzo formale che informale. Alla base del comportamento esiste il principio della cura, dell’attenzione e dell’accoglienza che rende consapevoli delle proprie azioni e permette di sapersi dosare ed adeguare ad ogni contesto.

L’invito rappresenta il momento iniziale in cui la persona ospite percepisce, in modo molto diretto la cortesia che le è rivolta, è pertanto importantissimo, in casa, badare a tutti i dettagli, oppure, se si pranza fuori, scegliere un ottimo ristorante ed impostare l’organizzazione come se fossimo in casa.

Partiremo proprio dalla tipologia degli inviti per poi incontrare durante le lezioni tutti i passaggi successivi dell’arte del ricevere, non mancheranno come sempre tante curiosità ed aneddoti che renderanno la didattica interessante e stimolante.

I moduli saranno intitolati come consueto ad una pianta, un’erba oppure un fiore che proviene dallo storico Giardino dei Semplici che storicamente ha reso onore alla preparazione dei cibi.

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A cura di Sara Mecchia

NATUROPATA - libera professione ai sensi della legge n. 4/2013.
Istruttore Mindfulness protocollo clinico M.B.S.R. (scuola USA)
Insegnante Nazionale di Gentilezza

Da molti anni ha maturato esperienza e competenza nell’ambito della formazione in diversi ambiti applicativi in particolare nel settore delle emozioni e dell’indagine interiore.

È insegnante accredita nella rete Nazionale dei Docenti per la Gentilezza, ed è stata per alcuni anni Docente dell’Accademia Italiana Galateo e coordinatrice della sede di Napoli.

Laureata in Scienze Politiche (indirizzo politico-internazionale) presso l’Università “La Sapienza” Roma.

Diplomata in Naturopatia presso l’Istituto di Medicina Psicosomatica Riza Milano.

È istruttore certificata Mindfulness MBSR (Meditazione di consapevolezza per la riduzione dello Stress) diplomata presso il CISM (Centro Italiano Studi Mindfulness – Protocollo Clinico Scuola U.S.A.).

Ha conseguito nell’anno accademico 2018/19 al primo Master Europeo Corso di Alta Formazione in Galatei e Buone Maniere percorsi nel Costume (Dipartimento SARAS – Storia, Antropologia, Religioni, Arte e Spettacolo Facoltà di lettere e filosofia Università Degli Studi "La Sapienza" Roma).

Dello stesso è divenuta tutor e coordinatrice didattica nella seconda e terza edizione.

Nei percorsi formativi mette sempre al centro la persona stimolandola verso un percorso di consapevolezza sensibile e di potenziamento personale.

Accreditamento MIUR

Accademia degli Eventi (marchio registrato di proprietà di Minerva Srls) è un Ente di formazione Accreditato dal Ministero dell'Istruzione (già MIUR) ai sensi della Direttiva 170/2016.

I nostri corsi possono essere acquistati anche utilizzando i voucher Carta del Docente. Presenti anche in Piattaforma S.O.F.I.A.

LEZIONE N. 1 - MODULO MALVA, INVITI

MODULO MALVA

INVITI

Come fare gli inviti
Livelli di formalità
Pasti principali

La tavola è un piccolo ed al contempo un grande universo che ospita numerosi momenti importanti della nostra vita che si sono svolti, e che si svolgeranno, durante un pasto conviviale.

Potremmo definire la tavola un vero e proprio spazio sacro, storicamente regolato da principi e valori attorno al quale una persona instaura relazioni con gli altri commensali ed esprime se stessa. Stare a tavola significa, pertanto, apprendere alcune indicazioni di gentilezza e di eleganza che ci consentiranno di interagire liberamente con garbo e spontaneità. Fare nostro il galateo della tavola ci permetterà di sentirci adeguati all’ambiente che ci circonda, in comunione con le altre persone, in ogni occasione, senza incertezze. Tutte le regole delle buone maniere che si applicano rappresentano un codice comune e condiviso, che tutti noi abbiamo il diritto, ma anche il dovere di imparare, in modo tale che i nostri gesti siano sempre garbati, educati ed appropriati, sia durante un pranzo formale che informale.

L’invito rappresenta il momento iniziale in cui la persona ospite percepisce, in modo molto diretto la cortesia che le è stata rivolta, è pertanto importantissimo, in casa, badare a tutti i dettagli, oppure, se si pranza fuori, scegliere un ottimo ristorante, che in qualche modo ci possa rappresentare al meglio ed impostare l’organizzazione come se fossimo nella nostra abitazione ricreando un’atmosfera intima e dolcemente domestica.

Partiremo proprio da qui, nel primo modulo didattico dedicato e intitolato alla pianta della “Malva”, dalla tipologia degli inviti per poi incontrare durante le successive lezioni tutti i passaggi dell’arte del ricevere. Sarà un viaggio incredibile ricco di aneddoti, curiosità che ci porterà a sederci in tavola con gentilezza ed eleganza. Prima di accomodarci, sarà importante essere invitati e proprio a partire dall’invito, avremmo modo di comprendere la tipologia dell’evento a cui siamo stati invitati.

Per le buone maniere per una situazione conviviale di tipo formale sarà necessario invitare gli ospiti con invito cartaceo, che segue determinate formule e regole, rigorosamente imbustato e personale.

Mentre se il tono dell’invito è minore e più informale sarà sufficiente comunicare il pranzo o la cena verbalmente e telefonicamente, pur seguendo sempre alcune linee guida irrinunciabili.

Il piacere della condivisione della tavola è un elemento caratterizzante della nostra civiltà, pertanto è buona norma cercare sempre di essere ricettivi ed aperti. Solo i perfetti padroni di casa sanno trasformare il momento dell’incontro insieme un momento non solo gradevole, ma da ricordare.

L’atmosfera gentile e la riuscita di un evento vive di reciprocità, sarà quindi fondamentale conoscere le regole anche per chi è ospite. Il rispetto vicendevole è da considerarsi un elemento essenziale anche in famiglia, dove spesso la trasandatezza prevarica la cortesia. Non si può quindi prescindere dai livelli di formalità che ad una lettura superficiale possono risultare scontati ed ovvi ma che nella realtà possono nascondere delle insidie spiacevoli anche per chi è un ottimo organizzatore.

Il nostro viaggio nel galateo della tavola inizierà quindi così, dagli inviti, dai livelli di formalità e dalla classificazione dei pasti principali per poi progredire in ogni appuntamento successivo con tutti gli altri argomenti dedicati, approfondendoli di volta in volta.

I moduli saranno intitolati come consueto ad una pianta, un’erba oppure un fiore che proviene dall’antico Giardino dei Semplici che storicamente ha reso onore alla preparazione dei cibi e che come sapete è la mia firma perché amo e studio il galateo dei fiori da sempre e con grande passione.

LEZIONE N. 2 - MODULO GINEPRO, TAVOLA I PARTE

MODULO GINEPRO

TAVOLA I PARTE

Quando ci sono ospiti – apparecchiatura e arte del ricevere
Accessori e allestimenti per la Tavola
Note sui servizi
Regole di precedenza

Quando ci sono ospiti ci si predispone ad un’esperienza da vivere insieme che ci aspettiamo sia piacevole per tutti, questo sarà possibile grazie all’attenzione vigile ed al contempo rilassata e naturale dei padroni di casa.

In questo secondo modulo dedicato alla pianta del Ginepro il nostro viaggio inizierà ad incontrare l’arte del ricevere che non si limita solo ad una tavola bene apparecchiata, ma a creare una dimensione di accoglienza e di agio per chi invita e per chi viene invitato.

L’agio e la comodità sono infatti due linee guida irrinunciabili anche quando ci apprestiamo a realizzare apparecchiature di tipo formale.

Comunemente passa l’idea che l’estetica superi la funzionalità in realtà il rigore logico su cui sono state costruite le regole di galateo rende dimensioni e distanze fondamentali soprattutto in una situazione formale.

Questo vale per esempio per la posizione delle sedie che dovranno essere tutte dello stesso tipo e ben posizionate fra loro e per l’intero posto tavola che dalla posizione del tovagliolo a quello del cucchiaio non potrà essere inferiore a settanta centimetri.

Quando parliamo di allestimenti formali possiamo suddividere gli oggetti della tavola in quattro macrogruppi:

Biancheria
Posate
Stoviglie
Bicchieri.

Partiremo proprio dalla teleria, con la storia affascinante della tovaglia e del tovagliolo, che racchiudono tantissime curiosità ed aneddoti interessanti che ci aiuteranno a comprendere l’evoluzione di tali strumenti e il loro coretto utilizzo.

In questo modulo scopriremo anche le posate, partendo dal cucchiaio che storicamente è la posata più antica fino ad arrivare alla forchetta, che possiede una storia leggendaria che merita di essere conosciuta.

Il conoscere le radici e le memorie storiche degli strumenti ci sarà di supporto per comprendere, il criterio spaziale e il decoro necessario a realizzare una tavola pulita, ordinata, sobria ed elegante.

Importantissimo quindi sarà anche conoscere le tipologie di servizio e le regole di precedenza nel servizio dei piatti, l’allestimento è infatti funzionale a questo.

Nella ristorazione il servizio in sala è uno degli elementi chiari e palesi che determina il successo di un locale, ma ciò vale anche in casa e in qualsiasi tipo di evento. Ogni occasione segue delle regole precise e rigorose per servire ai tavoli in modo impeccabile e questo è determinato fortemente dal tipo di servizio prescelto.

Una tavola ben apparecchiata e curata nei dettagli del resto denota buon gusto e dimostra l'attenzione dei padroni di casa nei confronti degli ospiti. Alla base del comportamento esiste il principio della cura, dell’attenzione e dell’accoglienza che ci rende consapevoli delle nostre azioni e ci permette di saper dosare atteggiamenti e di allineare, in modo rapido e disinvolto, i nostri comportamenti ad ogni tipo di contesto.

Un attenzione gentile che va percepita già dal primo momento, dal primo sguardo, dal primo sorriso.

LEZIONE N. 3 - MODULO TARASSACO, TAVOLA II PARTE

MODULO TARASSACO

TAVOLA II PARTE

Quando ci sono ospiti – apparecchiatura e arte del ricevere
Galateo del Vino
Galateo dei fiori e decorazioni della Tavola
Tavole a tema: Natale e Pasqua

In questo modulo dedicato alla pianta del Tarassaco scopriremo il legame intimo e profondo fra buone maniere e vino e buone maniere e fiori. Iniziando dal vino è certo e ben noto a tutti che il vino possiede un proprio galateo con regole precise che rendono l’esperienza di accompagnamento dei cibi e della degustazione del prodotto particolarmente esaltante.

Per prima cosa si partirà dal numero di bicchieri e dal loro posizionamento.

Solitamente se ne usano da due a quattro anche se tre è il numero perfetto ed indicato nella maggior parte dei manuali di etichetta. Sulla tavola sono sempre presenti un bicchiere per l’acqua, uno per il vino bianco, uno per il vino rosso, oppure in alternativa il bicchiere per lo spumante, nel caso fosse previsto e servito.

I calici vengono posizionati sulla destra del piatto e scopriremo tutte le curiosità e le tradizioni che hanno portato a questo tipo di scelta che ovviamente quando si parla di galateo non è mai casuale. Fondamentale è poi l’ordine in cui viene servito il vino, prima le signore, in seguito i signori, infine i padroni di casa, in posizione retrostante alle spalle del commensale e da destra. I bicchieri vanno riempiti per i due terzi, un terzo se si utilizzano calici grandi da vino rosso.

L’etichetta vuole che le bottiglie di vino non siano mai presenti sulla tavola e ne scopriremo il motivo, in ogni appuntamento didattico cercherò di approfondire ogni aspetto e fugare dubbi e perplessità. Del resto l’arte di saper vivere ci raccomanda sempre di chiederci il perché delle cose, le motivazioni più profonde che sono dietro alle regole e di mantenere un atteggiamento mentale aperto e curioso nei confronti delle esperienze e più in generale verso la vita stessa.

Un’altra regola aurea, classica e sempre attuale è quella di lavorare verso soluzioni di sottrazione piuttosto che abbondare ed esattamente come per i fiori anche per il vino sono banditi gli eccessi.

La vera eleganza ricordiamolo non è mai ostentazione, quindi vietato esagerare in quantità, per impressionare i nostri ospiti, il risultato sarebbe solo scivolare velocemente ed irrimediabilmente in un caduta di stile.

Adeguatezza e armonia sono le linee guida che ci aiuteranno a decorare la tavola con un dettaglio importante come il centro tavola che dovrà completare lo stile e il tono scelti per un ricevimento. Il galateo dei fiori è un supporto in più per chi si occupa di eventi e non solo dal punto di vista del loro linguaggio, ma perché ci aiuta a non perdere mai la bussola verso lo scopo e l’obiettivo dell’evento stesso.

Ci sediamo a tavola infatti per condividere momenti piacevoli, per festeggiare, per ritrovarci e per conversare amabilmente insieme quindi i fiori non dovranno mai rappresentare un ostacolo, ma semplicemente un abbellimento che ingentilisca l’insieme.

Composizioni contenute e ben proporzionate seguendo la regole delle tre “f” che svelerò durante la lezione. I fiori dovranno accordarsi agli altri elementi della tavola creando una sinergia estetica ed anche funzionale, abbinando le essenze, alla tovaglia, ai piatti, alle posate e ai bicchieri con cui si sta allestendo il desco sia nel genere e nel colore. Si utilizzeranno quelli preziosi e delicati per piatti di porcellana finissima e i cristalli, mentre i fiori di campo saranno migliori per una tavola un po’ più rustica.

Un bel centrotavola può prevedere oltre ai fiori anche della frutta se il contesto dell’evento lo consente e costituisce una decorazione molto simpatica e vivace. La frutta potrà essere adagiata e composta su un vassoio d’argento, su un piatto o un cestino, per occasioni informali.

In alternativa scopriremo che al centro della tavola può trovare posto un bel pezzo pregiato di porcellana, di argenteria o di cristallo, un candeliere.

Ci occuperemo in ultimo di due occasioni importanti che sono il Natale e la Pasqua con alcuni consigli utilissimi per preparare tavole che raccontino l’atmosfera caratteristica della festa sacra che stiamo celebrando.

LEZIONE N. 4 - MODULO COFFEA ARABICA, TAVOLA III PARTE

MODULO COFFEA ARABICA
TAVOLA III PARTE

Quando ci sono ospiti – apparecchiatura e arte del ricevere
Le dieci regole del menù
Cibi difficili
Galateo del caffè

Con questo modulo, il penultimo del nostro corso, comprenderemo con più profondità e acume come la gentilezza possa accompagnare in modo onnicomprensivo tutta l’esperienza della Tavola dall’invito iniziale, all’epilogo finale, che è scandito dall’offrire il caffè spostandoci fisicamente dalla sala del pranzo al salotto.

La nostra attenzione in questo modulo cadrà in modo particolare sulla composizione e l’organizzazione del menù e le sue regole.

Il menù infatti non può essere solamente considerato come una semplice e banale successione di piatti, un buon menù necessità di regole e di un accordo armonico tra le pietanze.

Ricette, scelta degli ingredienti e preparazione dei cibi può raccontare molto di noi e magari anche della nostra famiglia di origine o di quella acquisita e non può non tener conto delle esigenze e delle necessità dei nostri ospiti.

In linea generale ogni tipo di menù dovrebbe comprendere almeno tre portate e non più di cinque. Non è mai elegante eccedere nelle quantità e in sperimentazioni occasionali, meglio dirigersi su preparazioni collaudate che nel corso del tempo abbiano ottenuto dei buoni riscontri. Sollecitati dai media e dalla presenza costante di suggerimenti ed indicazioni di cuochi diventanti celebri spesso si rischia di seguire la moda di selezionare un determinato alimento che andrà a rivestire il ruolo di tema del menù, e sarà riproposto in ogni portata dall’antipasto al dolce, cosa assolutamente vivamente sconsigliata dalle buone maniere. Per il galateo nella successione dei piatti dovremmo sempre impedire la ripetizione di un ingrediente, ma anche quella di un metodo di cottura o di una presentazione e ne capiremo assieme le ragioni.

Da evitare anche i sapori eccessivamente intensi dati da spezie troppo forti e sempre importante dosare con cura cipolla, aglio e peperoncino facendo attenzione alle quantità. Carne e pesce possono stare insieme nello stesso menù, ma in portate separate. Le portate principali vanno anticipate e pregustate servendo un aperitivo e concluse con dolci, frutta, caffè e piccola pasticceria. In effetti un invito a tavola si conclude sempre con dolcezza e come appena detto con il caffè accompagnato da piccola pasticceria che ci permetterà anche di spostarci fisicamente dalla sala da pranzo al salotto.

Il caffè detto anche “vino d’arabia” è una bevanda speciale e molto significativa che merita uno spazio appropriato di approfondimento.

Il caffè è definito una bevanda gentile per la sua storia antica che possiede numerosi aneddoti suggestivi e poco conosciuti per il suo iter di prodotto d’importazione verso il nostro territorio.

In questo viaggio tracceremo le qualità e le caratteristiche particolari del vino di arabia, e parleremo dell’arte di ricevere e di regole di buone maniere per offrire il caffè in casa, con particolare attenzione al rituale dell’accoglienza.

Ma ci occuperemo anche delle regole di fruizione fuori casa con un approfondimento dedicato ai caffè come spazi e luoghi fisici in cui sono nati temi di carattere politico-sociali che hanno permesso lo sviluppo di idee, valori e principi che sono ancora oggi molto attuali.

Il congedo finale dei nostri ospiti potrà avvenire dopo un ora circa dal caffè, con un piccola strategia che rappresenta un segnale gentile, ma inequivocabile per porre termine alla serata e sarà mia cura svelare tutti i passaggi.

LEZIONE N. 5 - MODULO FIORI NEL PIATTO, COMPORTAMENTO

MODULO FIORI NEL PIATTO, COMPORTAMENTO

Gentilezza e Cortesia Padroni di Casa
Condotta Ospiti
Arte della conversazione: argomenti opportuni e inopportuni.

L’ultimo modulo del nostro corso sul galateo della tavola ci porta nel mondo gentile dell’arte del ricevere attraverso il comportamento e la cortesia dei padroni di casa, la condotta dei nostri ospiti e l’arte di conversare amabilmente rendendo la nostra abitazione uno spazio aperto e ricettivo all’ascolto.

Ascoltare con gentilezza è un valore, ricordiamolo costantemente, e soprattutto è un’occasione di crescita e di evoluzione personale e può rendere un evento veramente ben riuscito.

Ascolto e arte della conversazione sono due alleati straordinari della nostra esperienza intorno al desco, perché rappresentano in ogni contesto e situazione da quella più formale a quella più disinvolta una risorsa preziosa che consente ad ogni ospite di essere riconoscibile e non omologabile e di gestire la propria comunicazione in modo personale, individuando percorsi di negoziazione dotati di garbo e di buon senso.

Ascoltare con gentilezza e poi parlare con gentilezza vuole dire imparare prima di tutto a fare posto agli altri e questo vale in modo particolare a tavola, in effetti, in occasioni conviviali, secondo il galateo, si parla essenzialmente di temi d'interesse generale, non troppo frivoli, ma nemmeno particolarmente pesanti e austeri, in grado di coinvolgere tutti i commensali nel rispetto delle regole del vivere comune.

Le buone maniere ci esortano a provare a creare uno stile di comunicazione che influenzi, beneficamente l’ambiente rendendolo cordiale, che sia in grado di consegnare una traccia di sensibilità e di empatia, che possa inoltre coinvolgere tutti i presenti, lasciando negli stessi un ricordo gradevole da rievocare con gioia e partecipazione emotiva a distanza di tempo.

L’arte di saper conversare ed ascoltare con questa qualità profonda e consapevole ci insegna a mettere a proprio agio i nostri interlocutori, accoglierli apertamente creando un’atmosfera protetta e sicura in cui ciascuno potrà poi esprimersi al meglio.

Quando si intavola un discorso soprattutto con persone che non si conoscono, è importante selezionare con cura gli argomenti da trattare, evitando tematiche che potrebbero originare scontri, interprestazioni ambigue oppure ancora imbarazzi.

È necessario avere pazienza ed attendere il proprio turno e per prendere parola al momento giusto senza interrompere bruscamente e senza accavallarsi agli altri ospiti nella fretta di dire, anzi sarà una nota di eleganza saper aspettare ed utilizzare un tono moderato senza catalizzare l’attenzione.

Sono bandite nel medesimo modo sia le lamentele e che gli eccessi di vanità non a caso esistono degli argomenti opportuni ed altri da non considerare affatto, e persino il pettegolezzo va regolato e gestito con acume e sobrietà, esattamente come facciamo in cucina con quel pizzico di sale da aggiungere all’insieme, avremmo modo di indagare tutto durante la nostra lezione.

Sedersi a tavola e conversare è un modo per arricchirsi, per cercare di imparare cose nuove, per confrontarsi con qualcuno diverso da noi, non a caso ho scelto di intitolare l’ultimo modulo “Fiori nel piatto” per la varietà e la pluralità della bellezza che la natura ci offre nella sua grande e mutevole diversità.

Infatti i fiori nel piatto sono sicuramente esteticamente molto attraenti e suggestivi, ma anche edibili e particolarmente appetibili.

L’uso in cucina dei fiori risale a migliaia di anni fa, dalla civiltà cinese a quella romana alla greca.

Molte culture oggi usano queste meraviglie nelle loro ricette tradizionali.

In natura esistono più di 50 tipi di fiori commestibili molti dei quali, oltre ad essere un’originale decorazione nei piatti, possiedono anche delle qualità benefiche per il nostro organismo.

Paola Industria

Il corso Galateo della Tavola è stato molto interessante soprattutto per la parte storica, gli argomenti sono stati trattati con chiarezza e il materiale didattico rilasciato è molto completo. Complimenti alla Dott.ssa Mecchia.

Francesca Nati

Il corso apre le porte alle buone maniere con la chiarezza e competenza della dott.ssa Mecchia che insegna come la gentilezza e l'educazione siano virtù e atteggiamenti per il vivere quotidiano, da vivere e condividere.

Ringrazio l'Accademia degli Eventi per questo percorso speciale ed entusiasmante! Vivamente consigliato.

Alessia Mattei

Un viaggio emozionante alla scoperta del Galateo della tavola, un viaggio che attraversa epoche diverse e i confini della fantasia. Un percorso sensibile, gentile e affascinante dove l'arte incontra la quotidianità e l'armonia del gesto più semplice.

Un itinerario guidato dalla preparazione e dalla passione della docente. Numerosi i temi artistici e storici trattati, l'importanza dei momenti conviviali e di moltissime curiosità sulla storia delle posate, del tovagliolo e dei principali servizi. Un mondo celato tra profumi, inviti, significati simbolici e floreali.

Esperienza formativa eccellente. Consiglio a tutti per arricchimento personale o semplicemente per curiosità. Grazie Accademia degli Eventi!

Luisa Palazzoli Mostarda

Splendida esperienza di studio. Ogni corsocon la Dott.ssa Mecchia presso l’Accademia degli Eventi è un percorso di rinnovamento professionale e interiore, la maturazione di consapevolezze nuove, un viaggio nelle origini storiche, fra discipline, arte e personaggi, il conseguimento di nuovi orizzonti. Grazie.

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